Vivere e lavorare negli Emirati Arabi Uniti
Immagina di svegliarti tra grattacieli che fino a ieri sembravano esistere solo sui social, di passeggiare in luoghi che sembrano arrivare dal futuro e di lavorare in un ambiente dove il mondo intero si incontra. Che tu stia pensando a un trasferimento di lunga durata o che tu voglia semplicemente metterti alla prova con un’esperienza nuova da valorizzare nel curriculum, gli Emirati Arabi Uniti rappresentano una scelta capace di aprire molte opportunità.
Negli Emirati Arabi Uniti vivono persone provenienti da tantissimi Paesi: un mosaico di culture, lingue ed esperienze che rende questo Paese un laboratorio di innovazione e professionalità. Per questa vocazione internazionale, per vivere e lavorare negli Emirati Arabi è indispensabile avere un buon livello, scritto e parlato, di inglese.
Gli Expat negli UAE
Lavorare negli Emirati significa arricchire il proprio bagaglio personale e professionale. I numeri parlano chiaro: secondo fonti statali, nel 2024 la popolazione era di circa 11 milioni di abitanti e, secondo Global Media Insight, circa l’88,5% è composta da expat, ovvero da lavoratori emigrati da altre nazioni.
Non sorprende, quindi, che questa crescita demografica porti con sé la richiesta sempre maggiore di figure qualificate. Secondo il World Talent Ranking 2025 dell’IMD Business School di Losanna, gli Emirati Arabi Uniti sono il secondo Paese al mondo per attrattività nei confronti dei lavoratori stranieri qualificati.
Italiani negli Emirati: un ponte sempre più solido
Il legame tra Italia ed Emirati Arabi Uniti è ormai consolidato. Oggi, si legge sul The National, più di 20.000 italiani vivono e lavorano qui. Sono oltre 600 le aziende italiane già attive sul territorio, con investimenti cresciuti di oltre il 50% negli ultimi cinque anni.
Non si tratta solo di business: gli italiani portano con sé competenza, creatività, innovazione e, naturalmente, lo stile di vita che ci contraddistingue. Tra loro ci sono anche oltre 160 ricercatori e accademici che contribuiscono quotidianamente a progetti scientifici e tecnologici all’avanguardia.
Come lavorare negli Emirati Arabi Uniti
Il punto di riferimento ufficiale per chi cerca informazioni è il portale del MoHRE (Ministry of Human Resources and Emiratisation). Prima di partire, assicurati che il passaporto sia valido per almeno sei mesi.
È importante sapere che non si può lavorare con un visto turistico: serve un regolare visto/permesso di lavoro e di residenza. È il datore di lavoro a dover richiedere e ottenere i documenti necessari. Lavorare senza permesso è illegale e comporta sanzioni sia per il lavoratore che per l’azienda.
Una volta completato l’iter di assunzione e che avrai finalmente iniziato il tuo nuovo lavoro, il contratto full time tradizionale nel settore privato, come previsto dall’Articolo 65 della UAE Labour Law, prevede 48 ore lavorative settimanali, che vengono di ridotte di due ore al giorno durante il Ramadan.
Tassazione
Negli Emirati Arabi Uniti il sistema fiscale è molto diverso da quello a cui siamo abituati in Italia o in Europa. Una delle caratteristiche più interessanti riguarda l’assenza di imposte sui redditi personali. Questo significa che i cittadini e i residenti non devono versare allo Stato una quota dei loro guadagni da lavoro dipendente o autonomo.
Allo stesso modo, il Paese non prevede alcuna tassazione sui dividendi percepiti o sui capital gains, cioè i profitti derivanti dalla vendita di azioni, immobili o altri beni. Un ulteriore vantaggio riguarda le successioni e le donazioni: non è infatti prevista un’imposta specifica in questi casi, a differenza di quanto avviene in molti altri Paesi.
Per maggiori informazioni su contratti di lavoro e servizi per i lavoratori visita il sito mohre.gov.ae